È stata una domenica ecologica all' insegna dei pedoni e delle famiglie, quella che si è appena conclusa nel capoluogo, considerato il fatto che sono stati oltre cinquemila i cittadini che si sono dedicati alle attività sportive e culturali organizzate dall' amministrazione Ottaviani insieme ad alcune associazioni di volontariato. In particolare le piazze del centro storico, largo Turriziani e piazza Vittorio Veneto, e quelle della parte bassa, come piazzale Kambo, Madonna della Neve e via Aldo Moro, hanno ospitato moltissimi pedoni ed appassionati delle pratiche sportive, prima tra tutte quella dei cicloamatori. L'associazione " Frosinone bella e brutta" in tre distinte zone ha effettuato la pulizia di alcuni angoli della città, la "Ciociara bike" ha dato vita a dimostrazioni di utilizzo e promozione delle due ruote senza motore, le associazioni "Forming" e "L'isola che c'è" si sono occupate dell'allestimento di mostre d'arte e rassegne culturali, mentre i dipendenti del Comune hanno ricevuto centinaia di visitatori all'interno del museo. Molto soddisfatti gli assessorati che hanno curato e coordinato la buona riuscita della domenica ecologica, come Francesco Trina, Rossella Testa e Massimo Renzi. Sul versante delle infrazioni al codice della strada, infine, si registrano circa cinquanta verbali, la metà dei quali a carico di cittadini non residenti che hanno tentato di forzare il blocco delle auto, ai varchi predisposti dai circa venti agenti della Polizia Municipale. 《La città sta acquisendo pian piano la consapevolezza di una effettiva dimensione ecologica - ha commentato il sindaco Nicola Ottaviani - in quanto ognuno sta cercando di contribuire come può, limitando l'uso dell'automobile, almeno la domenica. Siamo ben consci del fatto che le norme previste dal piano regionale sulla qualità dell'aria e sulle limitazioni alla circolazione delle auto, peraltro obbligatorie, non sono certamente risolutive rispetto alle alte concentrazioni di PM 10 e polveri sottili. Ma se non applicassimo le disposizioni regionali, saremmo incoscienti dinanzi ai pericoli e ai danni alla salute che derivano dal tasso di inquinamento che ristagna, nel periodo invernale, sul capoluogo. A breve, si dovrà procedere con un monitoraggio più attento sugli impianti di riscaldamento civili ed industriali, poiché anche le caldaie recitano un ruolo determinante tra le fonti di criticità. Il dato, sicuramente positivo, è costituito dai tanti cittadini che trasformano il problema in risorsa, riappropriandosi delle piazze e delle strade senza l'assillo dei motori》.